E' il risultato di una indagine condotta dal servizio di rete virtuale NordVpn, su un campione tra i 18 e i 64 anni.
Si tratta di più di un terzo rispetto all'aspettativa di vita media, che nel nostro Paese è di 82 anni. In pratica restano connessi ogni settimana 61 ore, quasi tre giorni. Un terzo di questo tempo è dedicato al lavoro, la parte restante a varie attività online, fra le quali spicca il tempo speso sulle piattaforme di streaming tv.
Di queste ore quasi 21 sono dedicate al lavoro e più di 40 a varie attività online. La maggior parte del tempo settimanale degli italiani, equivalente a 7 ore e 44 minuti, viene però speso sulle piattaforme di streaming tv, 7 ore e 14 minuti è invece il monte ore destinato ai social media, altre 4 ore e 44 minuti a settimana sono dedicate alla visione di video, ad esempio su YouTube, mentre 4 ore e 38 minuti sono passate ad ascoltare musica.
Oltre a ciò, 3 ore e 16 minuti a settimana sono per la ricerca, 2 ore e 26 minuti per l'e-commerce e altre 2 ore e 13 minuti per servizi amministrativi e di online banking.
A livello mondiale di questa particolare classifica siamo sesti: ci superano Taiwan, Corea, Messico, Brasile e Hong Kong al top, si passano online in media oltre 44 anni di vita. Per gli italiani essere connessi 61 ore a settimana, si traduce in 132 giorni all'anno e, appunto, 30 anni e mezzo di vita.
Fonte: Ansa
Le associazioni di pediatri ACP, FIMP e SIP in collaborazione con Fondazione Carolina e Meta hanno presentato i risultati di un’indagine sul rapporto con il digitale all’interno delle famiglie con figli di età compresa tra 0 e 15 anni Un pool di medici pediatri volontari ha coinvolto circa 800 famiglie a livello nazionale con un questionario anonimo sulle abitudini e i comportamenti online. Nella fascia 0-2 anni il 72% delle famiglie ammette di utilizzare social e chat durante i pasti dei propri figli, mentre il 26% lascia che i bambini utilizzino i device in completa autonomia. Dal questionario proposto risulta scarsa consapevolezza da parte delle famiglie e una condizione di solitudine nei bambini: il 26% dei genitori permette che i propri figli utilizzino i device in autonomia tra 0 e 2 anni, percentuale che sale al 62% per la fascia 3-5 anni, all’82% a nella fascia 6-10 anni e al 95% tra gli 11 e i 15 anni.
I “pirati informatici” hanno realizzato un nuovo metodo di esfiltrazione dei dati delle carte di credito nascondendoli all’interno di una immagine sul sito della piattaforma di e-commerce Magento (versione 2) compromessa e poi prelevandola in un secondo momento senza destare sospetti perché appunto immagine.
Un metodo di richiesta POST chiede a un server web di accettare i dati racchiusi nel corpo del messaggio di richiesta, di solito in modo che possano essere memorizzati. Viene spesso utilizzato nelle transazioni Web quando qualcuno ha caricato un file su un sito Web o ha inviato un modulo Web completato. In particolare, Sucuri ha scoperto che gli aggressori hanno iniettato codice PHP in un file chiamato ./vendor/magento/module-customer/Model/Session.php, quindi hanno utilizzato la funzione "getAuthenticates" per caricare codice dannoso. Il codice ha anche creato un file .JPG, che gli aggressori hanno utilizzato per archiviare tutti i dati acquisiti dal sito compromesso per poi prelevarlo indisturbati in un secondo tempo.
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